La Francia in Europa è stata tra le prime nazioni a optare per la riduzione del periodo di quarantena. Ipotesi valutata anche da Giuseppe Conte: possibile isolamento per 10 giorni o anche meno?
Quarantena, parola che abbiamo imparato bene, sulla nostra pelle, cosa significhi. Fino allo scorso marzo la pronunciavamo senza magari renderci veramente conto del significato della stessa, abusandone oppure usandola in modo ironico.
Tra marzo e maggio, invece, la quarantena è stata la nostra vita: segregati in casa nel periodo di piena diffusione del Covid. In tanti ancora oggi sono in quarantena, dopo esser risultati positivi al tampone anti Coronavirus si sono visti costretti, così come da norme, a rispettare un periodo di isolamento di 14 giorni. L’ipotesi, aperta in Europa dalla Francia, ora è di accorciare il lasso di tempo della quarantena classica: da 14 a 10 giorni, o forse anche meno.
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In Francia si è dato l’ok alla riduzione del periodo di isolamento dei positivi da Covid, da 14 a 7 giorni, contestualmente alla perdita di forza e efficacia del virus in questo periodo. Anche in Italia ora si ragiona sull’accorciare la durata della quarantena, che potrebbe durare nel nostro Paese 10 giorni. Eventualità promossa anche dal Premier Conte, che nella giornata di ieri ha dichiarato come questa sia una prospettiva importante, anche grazie alla riduzione dei costi sociali ed economici.
Un provvedimento che non incontra il favore dell’OMS, che si raccomanda ancora si rispettare i 14 giorni canonici di isolamento prima di poter ripetere un nuovo test.
Intanto ieri nel nostro Paese si sono registrati quasi 1600 casi accertati di positività al Covid in più rispetto alle 24 ore precedenti. Rimane in doppia cifra il numero dei decessi (10). Eseguiti in tutto circa 94 mila tamponi. Le vittime in Italia da inizio pandemia raggiungono quota 35.587.
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