Coronavirus, lo Stato ebraico vara dure misure di restrizioni totali che saranno ufficializzate domenica dal governo
Lockdown totale in Israele dopo l’impennata di contagi registrata nel paese mediorientale (solo nella giornata di ieri più di 4000 mila). La decisione è stata presa la scorsa notte dal comitato ministeriale che monitora la situazione Coronavirus. È la seconda volta che il paese prende questa decisione.
Durerà due settimane e se i risultati non sono quelli sperati, si provvederà ad allungarlo ulteriormente. In caso contrario sarà lievemente allentato.
Quarantena dunque durante le importanti feste religiose ebraiche come il Rosh ha-Shanà (il capodanno) e il digiuno del Kippur.
Secondo i media locali, questo nuovo provvedimento sarà diviso in tre fasi ma al momento non si conoscono bene le date soprattutto della seconda e terza parte.
La certezza è che la prima durerà due settimane e che comincerà il 18 settembre.
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Coronavirus, lockdown totale in Israele: è la seconda volta nel paese. Cosa prevede la legge
#Coronavirus, in #Israele torna il lockdown. Boom di contagi in #Francia. In #India record di casi, 95.735 in un giorno#ANSAhttps://t.co/Ktlmf0vwJp
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) September 11, 2020
La grande impennata ha portato a questa drastica decisione che sarà votata domenica prossima. Ieri oltre 4000 nuovi contagiati per un totale do 146.500 dall’inizio della pandemia.
Queste due settimane saranno una sorta di prova: chiuse le scuole e i negozi non indispensabili. Nessuno potrà allontanarsi oltre i cinquecento metri dalla propria residenza. Se i dati saranno più incoraggianti si provvederà ad allentare le misure dal 1 ottobre, data ipotizzata per far partire la seconda fase del lockdown, mentre il 15, invece, dovrebbe partire la terza.
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