Vettel ha trovato una nuova destinazione per la prossima stagione, ma si prospetta una rivoluzione che coinvolge anche il figlio di Scumi
Non era per niente difficile prevedere che Sebastian Vettel, dopo cinque anni, nella prossima stagione di F1 non avrebbe guidato la Ferrari. I risultati non sono mai stati esaltanti ma certamente le colpe non sono imputabili tutte al pilota tedesco. La SF1000 non ha mai convinto molto, mostrandosi in quasi tutti i Gran Premi un’auto poco competitiva.
I rumors da tempo volevano Vettel vicino alla scuderia Racing Point e ora c’è l’ufficialità: l’anno prossimo l’ex campione del mondo guiderà la Aston Martin, il nuovo nome della casa automobilistica, in quella che sarà la sua 15esima stagione in Formula 1.
Le voci sul suo passaggio alla nuova scuderia si erano fatte più insistenti da quando era chiaro che Sergio Perez, positivo al Coronavirus, non avrebbe continuato la sua avventura con la Racing Point.
Un cambio di sedili che potrebbe scatenare un effetto domino tra i piloti e le scuderie.
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Vettel abbraccia la Aston Martin: Schumacher attende la chiamata
La scuderia di Maranello dunque dovrà cercare un sostituto del tedesco, ma anche Perez avrà bisogno di una scuderia dove accasarsi e il tal senso le voci sulle trattative girano a gran velocità.
Con il ritiro di Kimi Raikkonen e il punto interrogativo sul futuro del suo compagno, il pugliese Antonio Giovinazzi, Sergio Perez potrebbe andare all’Alfa Romeo e con lui potrebbe esserci un nome importante nella storia della Formula 1: Mick Schumacher, figlio ventunenne del campionissimo Michael che solo a sentire quel cognome fa venire i brividi ai più grandi fan del cavallino rosso di Maranello. Il ragazzo oggi corre in Formula 2 ed è membro della Ferrari Driver Academy.
La Formula 1 del prossimo anno quindi si appresta a vivere una rivoluzione che i piloti che cambieranno colori e sedali in una reazione a catena.
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Gp del Mugello, festa Ferrari: Schumacher Junior in pista con l’auto di papà
Un Schumacher in Formula 1 già regalare emozioni e dolci ricordi solo per il cognome, se poi si mette alla guida di una Ferrari, non ci sono parole. Ed è quello che succederà domenica prossima in occasione dello storico Gran Premio del Mugello dove la Ferrari, da settant’anni in Formula 1, festeggerà la gara numero 1000 della sua straordinaria storia.
Storia scritta anche da padre di quel ragazzo che tanto bene sta facendo in Formula 2 e che domenica per l’occasione guiderà in un’esibizione la mitica F2004, una delle auto più apprezzate con il quale il padre Michael (sul quale c’è il più grande riserbo dal grave incidente in montagna del dicembre 2013) vinse uno dei sette campionati del mondo consecutivi.