Esonero Sarri, a un mese dalla separazione tra il tecnico toscano e la Juventus emergono ancora indiscrezioni sull’addio con l’ex Napoli
L’esonero di Maurizio Sarri dalla Juventus, a una mese di distanza dai fatti, lascia ancora parlare con voci su retroscena e cose che sarebbero state dette.
A trenta giorni esatti dalla separazione tra il tecnico toscano e la Juventus dopo l’eliminazione dalla Champions League e l’incarico ad Andrea Pirlo, emergono ancora indiscrezioni sull’addio con l’allenatore e come si sarebbe consumato.
Secondo il Corriere di Torino, ci fu un tentativo di risoluzione del contratto da parte del presidente bianconero Andrea Agnelli, ma Sarri avrebbe rifiutato, restando così uno stipendiato della vecchia signora fin quando durerà il contratto o comincerà una nuova avventura su un’altra panchina.
La Juve dovrà sborsare per Sarri anche una penale di 2,5 milioni per aver interrotto il contratto prima della scadenza.
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Esonero Sarri, la risposta del tecnico all’esonero
Ma se questa vicenda della riconciliazione riguarda prima dell’esonero, quando la società aveva già deciso di chiudere con il tecnico ma sperava di farlo in modo meno brusco. Dopo ci sarebbe ancora un altro retroscena.
Quando la società ha comunicato la mister della decisione presa, l’allenatore avrebbe detto che la squadra che aveva era inallenabile.
Queste eventuali parole, frasi poco dolci verso i calciatori, si sommerebbero ad altre forse dette più in un anno fa. Giù durante l’estate 2019 quando era in corso la preparazione della stagione che ha visto la Juventus vincere il suo nono scudetto consecutivo, secondo molto alla fine di un’amichevole perse, Sarri parlando alla squadra degli spogliatoi si chiese com’era stato possibile che aveva perso uno scudetto contro di loro, riferendosi ovviamente a quando sedeva sulla panchina del Napoli.
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