La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina è docente di scuola superiore e come tanti ha lasciato la sua terra per una cattedra, ma non mancano le polemiche
Lucia Azzolina sarà ricordata certamente come la ministra dell’Istruzione che ha dovuto gestire l’emergenza sanitaria del 2020, tra mille polemiche. In molti non apprezzano il suo lavoro, alcune dichiarazioni sono subito diventate oggetti di ironie virali sul web. Ma chi la Azzolina, una delle più giovani ministri che si occupa della scuola?
Da anni si dice che come un ministro della Sanità dovrebbe venire dal mondo medico-ospedaliero, anche il ministro dell’Istruzione dovrebbe venire dalla scuola. Proprio questo è il caso di Lucia Azzolina. Nata a Siracusa nel 1982, ha da poco compiuto 38 anni. Dopo la laurea in Filosofia e la frequentazione della scuola per l’insegnamento, emigrò in Liguria, a La Spezia e a Sarzana, dove cominciò a insegnare Storia e Filosofia. Successivamente si è specializzò nell’insegnamento del sostegno a Pisa, poi ancora una laurea, in legge, a Pavia, continuando a insegnare.
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Lucia Azzolina, le polemiche sull’imbuto e il “suo” concorso
Il ministro Azzolina si è occupata di politica scolastica prima nel sindacato poi in Parlamento quando è stata eletta nel 2018. Con il “Conte-bis” nell’estate 2019 fu nominata Sottosegretaria all’Istruzione per poi essere nominata Ministra quando Lorenzo Fioramonti nel dicembre 2019 si dimise perché erano stati tagliati 3 miliardi alla scuola nel 2020.
Soldi che in tempi di emergenza sanitaria sarebbe stati più che utili visti i mille problemi della scuola attualmente, come, ad esempio, il recupero degli spazi per consentire un maggiore distanziamento nell’anno scolastico che si appresta a cominciare.
Ma non sono mancate polemiche o gaffe che l’hanno coinvolta: da quella dell’imbuto agli attacchi dell’opposizione parlamentare come quella della Lega Nord di Salvini che ha annunciato una mozione di sfiducia nei suoi confronti.
Circa un mese fa l’ultima grande polemica sul concorso dei presidi al quale partecipò nel 2018, quando era deputata. Dopo l’orale i posti a disposizione furono aumentati (come spesso avviene nei concorsi pubblici) e così a breve la ministra potrebbe essere assunta con le opposizioni che gridarono al conflitto d’interessi. Ma su questa procedura concorsuale sono stati presentiti ricorsi a Tar del Lazio, al di là della vicenda della ministra.
Tra i tanti attacchi non sono mancati alcuni così duri da assegnarle una scorta. Da maggio scorso la ministra vive protetta dalle forze dell’ordine per minacce ricevute online e tentativi di violazione dei propri profilo social e del conto corrente.
Ancora oggi contestatissima sulla ripresa della scuola, in un periodo senza precedenti, molti altri le riconoscono il merito di essere riuscita a istituire il concorso per docenti che si dovrebbe tenere il mese prossimo, ma il rinvio è più che probabile.
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