La relazione della commissione regionale di Igiene e Sanità ha fatto luce sulla vicenda. Il batterio killer ha ucciso 4 bambini ricoverati in terapia intensiva a Verona
Verona, scarsa igiene in ospedale a Borgo Trento. Nel reparto di terapia intensiva neonatale sono morti, a causa del batterio killer critrobacter 4 neonanti. La relazione della commissione regionale veneta ha fatto luce sull’accaduto. Il batterio era annidato nel rubinetto del lavandino utilizzato in ospedale per prendere l’acqua da dare ai bambini. I morti sono 4 negli ultimi due anni, mentre 9 bambini sono rimasti cerebrolesi, in tutto sono stati colpiti 96 neonati. Secondo il rapporto il rubinetto era letteralmente colonizzato dal batterio. Il professore Vincenzo Baldo ordinario di Igiene e Sanità pubblica all’Università di Padova, ha stilato la relazione e l’ha consegnata in Regione. Il focolaio è sotto indagine anche della Procura di Verona.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE > > > Coronavirus, riapre la scuola: corsi di recupero primo test dopo il lockdown
Verona, batterio killer in ospedale: mancato rispetto delle misure igieniche
La prima a denunciare il fatto è stata la madre di una vittima. Francesca Frezza è stata sentita dagli inquirenti per individuare i responsabili dell’accaduto. Il batterio, secondo il rapporto, sarebbe arrivato dall’esterno a causa del mancato rispetto delle misure igieniche adottate all’interno dell’ospedale. A Verona il batterio killer critobacter si è propagato probabilmente per l’assenza di misure come il lavaggio frequente delle mani, il cambio de guanti, l’uso di camici e mascherine. L’errore fatale potrebbe essere stato inoltre quello di ricorrere all’acqua del rubinetto da dare ai neonati, invece che quella sterile. 4 bambini sono morti a causa del batterio, Leonardo nel 2018, Nina nel 2019, Tommaso marzo 2020 e Alice solo pochi giorni fa.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE > > > Terrapiattisti rischiano naufragio a Ustica: cercavano la fine del mondo