A causa della disputa con gli editori sui ricavi pubblicitari Facebook si è detta pronta a interrompere la condivisione di news sulla sua piattaforma.
Un disegno di legge che obbliga i social network a pagare gli editori per i contenuti condivisi sulle loro piattaforme ha generato una clamorosa risposta da parte di Facebook. In un comunicato sul sito la societĂ di Mark Zuckerberg ha detto di essere pronta a interrompere la diffusione delle news sul social network se il disegno di legge sarĂ approvato. Secondo Facebook la norma preparata dalle autoritĂ australiane è âcontro la logicaâ e basata su una soluzione impraticabile.
La risposta di Facebook â allineata a unâaltra recente posizione presa da Google â ha molto attirato lâattenzione dei media. In molti seguono da tempo con interesse la disputa in corso tra le grandi piattaforme di Internet e gli editori. Se la bozza sarĂ approvata e diventerĂ legge in Australia, avverte lâazienda, Facebook smetterĂ di consentire agli editori e alle persone in Australia di condividere notizie locali e internazionali sui loro profili.
La bozza di legge australiana in via di approvazione è il frutto di unâindagine su Facebook e Google condotta nel 2019 dalle autoritĂ garanti della concorrenza nel paese. In base alle loro conclusioni le grandi piattaforme di Internet dovrebbero condividere con gli editori perte dei ricavi pubblicitari derivanti dalla diffusione delle news.
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In mancanza di un accordo tra le parti, inizialmente descritto dal governo australiano come una via da preferire, Facebook vieterĂ la possibilitĂ di condividere contenuti degli editori. La normativa proposta dalle autoritĂ imporrebbe inoltre a Google e Facebook di fornire agli editori un preavviso delle future modifiche degli algoritmi. E sono anche previste delle sanzioni in caso di mancato rispetto di questo obbligo.
Ă proprio questâultimo punto quello su cui le piattaforme hanno mostrato maggiore disaccordo con le autoritĂ . Secondo Facebook avvisare in anticipo gli editori sulla modifica degli algoritmi darebbe loro un vantaggio competitivo sleale e immotivato. Lâazienda ha quindi di fatto confermato lâintenzione di percorrere la strada dello scontro. Ha inoltre fatto notare che la condivisione di news rappresenta soltanto una parte di ciò che gli utenti vedono sui loro feed.