Guai in vista per il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: falsificata la sua posta elettronica. Quest’ultimo pronto a presentare la denuncia.
Tutto pronto per il Referendum di settembre. Una momento a dir poco cruciale per la politica italiana, ma soprattutto per il Movimento 5 Stelle che ha fatto di questo evento il suo cavallo di battaglia da sempre: il taglio dei parlamentari. E del partito di maggioranza, il primo e ultimo esponente a sostenere questa battaglia è sempre stato Luigi Di Maio. Quest’ultimo però, che ad oggi ricopre la carica di ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nel secondo Governo Conte, nelle ultime ore è stato, altresì, al centro di una brusca vicenda: qualcuno è entrato, non di certo fisicamente, all’interno della sua posta elettronica. Forse per sbirciare qualcosa d’importante, o forse no. Sta di fatto che l’attacco hacker è avvenuto e Di Maio, concentrato sull’evento politico di fine settembre, non l’ha presa affatto bene.
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Negli ultimi giorni al centro di tante polemiche: dal blackface, non gradito dagli Stati Uniti d’America (per la sua stessa ironia postata su Facebook) agli scatti bollenti al mare con la fidanzata. Le novità non finiscono mai. Il Referendum del 20 e 21 settembre doverebbe essere in cima alla lista e invece, ancora oggi, la notizia che fa scalpore è un attacco al ministro: falsificata la posta elettronica nel giro di pochi istanti.
Di Maio, però, già “su di giri” per altre faccende ben note, ha provveduto immediatamente a sporgere querela alle autorità competenti. Il fatto non è rimasto nelle “quattro mura di casa”. Altri esponenti del M5S hanno denunciato il fatto: nelle stesse ore dell’attacco hanno ricevuto una .mail falsa da un’email inviata da un server collocato in un Paese estero e non dai server della Camera.
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