La scuola riparte dai corsi di recupero: primi test dopo il lungo lockdown in relazione alla vicenda del coronavirus. C’è grande attesa su diversi fronti.
Oggi ci siamo. Si può dire a gran voce, ma con un certo, se non totale, grado di tutela e ancora profonda preoccupazione. Una giusta preoccupazione che fa scattare tutti sugli attenti, anche se la strada sembra ormai pronta ad essere aperte su tutte le corsie. Parliamo della scuola che oggi riapre e riparte con i corsi di recupero. Quest’ultimi, indirizzati sia per i ragazzi che gli insegnati o professori, sono i primi test in relazione al coronavirus dopo il lungo lockdown di quest’anno che ci ha visto tutti partecipi alla lotta al “mostro”. Quindi la scuola riapre: ma solo in parte. Sono molte le Regioni d’Italia che, comunque, faranno slittare il calendario di riapertura. C’è ancora molta apprensione tra le persone: siano esse mamme, papà, figli e insegnanti. A quanto sembra, e per quanto trapela dalle ultime ore, ogni regione farà conto a sé, indicando il giorno esatto dell’effettiva riapertura: quando la campanella suonerà per tutti.
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Coronavirus, riapertura scuola: oltre i corsi di recupero, le decisioni delle singole Regioni d’Italia
Al di là del discorso dei corsi di recupero, esiste anche quello del rientro, definitivo, a scuola. Nelle ultime ore si sta delineando la strada della scelta personale. Ogni regione pondererà bene il proprio operato e la propria situazione e, in merito a ciò, deciderà come procedere.
Infatti si è già instaurato un “ordine sparso”: con Campania e Basilicata orientate a far slittare il suono della campanella al 24 settembre com’è già successo nel Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Puglia. Nelle ultimissime ore anche una quarta regione ha optato per posticipare il rientro alla data sopracitata: l’Abruzzo, con la giunta regionale che ha deliberato la modifica del scolastico 2020-2021 per tutte le scuole di ogni origine e grado.
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