Sempre il coronavirus al centro del dibattito: nelle prime luci di stamani interviene la sottosegretaria alla salute Sandra Zampa. C’è l’accordo con Paesi Ue.
L’estate, con le ultime piogge e i devastanti nubifragi, sembra ormai volgere al termine. Ciò che, però, non appare per niente dimenticato è il coronavirus. Anzi: lo stato d’allerta inizia proprio ora, periodo in cui, qualche esperto, aveva evidenziato la possibile secondo ondata. Una probabilità che i casi di contagi si rialzino bruscamente. Per questo motivo, nelle prime luci di questo inizio settimana, è intervenuta la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa: ” Con il ministro Roberto Speranza stiamo chiudendo un accordo di collaborazione perché ci sia una reciprocità con tutti i Paesi europei, a partire da Francia e Germania. Chi parte e chi arriva dovrà fare un tampone“.
Ciò che si evince dalle parole dall’esponente del Partito Democratico è un rispetto delle regole, ma, anche, un modo per far tornare “liberi” i cittadini di tutti i paesi dell’Unione Europea. La sottosegretaria, nell’intervista concessa al Corriere della Sera, continua il suo discorso affermando: “Dobbiamo trovare un modo per poter tornare a viaggiare, ma in sicurezza. Con fiducia, poniamo uno sguardo costante ai giorni che ci separano dal vaccino”.
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La sottosegretaria Zampa parla anche dei giovani: “Il coronavirus è mutato”
Zampa (Pd): «Ora un accordo con gli altri Paesi Ue. Chi parte o arriva dovrà fare i test» https://t.co/QXM6hFWkcW pic.twitter.com/xXGsjDfzJD
— Corriere della Sera (@Corriere) August 31, 2020
Un intervento mirato, che non vuole diffondere paura e panico, anzi, cerca di rendere tutto più “semplice”, anche se la materia, spesso, non lo permette. La sottosegretaria al Ministero della Salute parla di come il virus è cambiato dai tempi di marzo e della sua influenza sui giovani: “Il problema della carenza dei tamponi è largamente superato e i tempi si sono ridotti anche a 15 minuti – afferma e continua Zampa – Il virus è lo stesso di marzo. Ma colpisce persone più giovani e il nostro sistema nel frattempo si è attrezzato. I posti nelle terapie sono cresciuti del 110%. Interveniamo prima e meglio“.
Poi una battuta finale, veloce ma concisa, sui tempi di un possibile arrivo del vaccino anti Covid-19: “Gli scienziati pongono il possibile traguardo tra la fine del 2020 e il 2021”.
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