Ritornano le zone rosse in Italia. Dopo l’Abruzzo, anche la Calabria. La presidente della Regione ha firmato l’ordinanza in cui dispone la chiusura della frazione di Messignadi
Messignadi è zona rossa. La frazione del comune di Oppido Mamertina (Reggio Calabria) è stata chiusa dopo che nell’area sono state trovate 13 persone positive al coronavirus. La presidente della Regione Calabria Jole Santelli ha firmato un’ordinanza che dispone la chiusura della zona. Con il divieto di spostamento dei residenti e il divieto di accesso, saranno consentiti solo determinati spostamenti, come quelli per recarsi nelle attività commerciali essenziali. Le altre attività produttive sono al momento chiuse. L’ordinanza è entrata in vigore dalla mezzanotte del 30 agosto. La zona risulta potenzialmente pericolosa a causa di 13 nuovi positivi. Il focolaio interessa al momento 5 nuclei familiari venuti a contatto con una donna che aveva manifestato dei sintomi del covid, poi risultata positiva al tampone.
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Nuove zone rosse in Italia causa coronavirus. Dopo la chiusura di Messignadi a causa di 13 positivi al coronavirus, anche l’Abruzzo ritorna a vedere i fantasmi del lockdown. L’area sorvegliata si trova nell’aquilano, per la precisione nel comune di Lucoli. Il sindaco ha istituito la chiusura della frazione di Casamaina, dopo il ritrovamento di 12 positivi al coronavirus. Al momento tutti i positivi fanno parte dello stesso nucleo familiare, ma il sindaco, in via precauzionale, ha disposto i tamponi a tappeto per tutti gli abitanti della frazione, istituendo la zona rossa fino al 1 settembre. Chiusi uffici, negozi e tutte le attività commerciali tranne i servizi essenziali. Nell’ordinanza si specifica il divieto di uscire nei parchi, di fare sport all’aperto, sospesi i servizi pubblici come i trasporti.
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