Giappone, il premier Shinzo Abe lascia l’incarico per la seconda volta, successe già nel 2007. Da sempre soffre di colite ulcerosa
Giappone, il premier Shinzo Abe è costretto a lasciare l’incarico per problemi di salute. La sua presidenza è la più lunga nel paese nipponico, per otto anni a capo del governo, ma per la seconda volta deve rinunciare.
La colite ulcerosa, problema che ha da quando aveva tredici anni, già nel 2007 lo costrinse alle dimissioni. Non è escluso che la situazione storica (pandemia, rinvio delle Olimpiadi di Tokyo previste questa estate) hanno ulteriormente aggravato il suo stato di salute.
Come molti capi di governo ha lavorato ininterrottamente per molto tempo. Nel suo caso, 147 giorni consecutivi al termine dei quali si è concesso tre giorni di “riposo” per fare degli accertamenti. E questi giorni di stop sono stati oggetto di critiche dell’opposizione.
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Giappone, il premier Shinzo Abe si dimette: il suo incarico il più lungo nella storia del paese
Shinzo Abe aveva annunciato lunedì scorso che si sarebbe dimesso. Nel 2007 successe la stessa cosa sempre per salute e in una paese come in Giappone dove si vive per lavorare, lasciare l’incarico non è cosa da tutti i giorni tanto che l’alleato del premier, Amari Akira, ha detto che il premier non voleva giorni di riposo, nonostante avesse bisogno, perché si sarebbe sentito in colpa farlo in un momento così delicato.
Ma i giorni consecutivi da contare non sono solo quelli del lavoro ma anche da quanto ha l’incarico. Sono più di 2800 e questo fatto di Abe il premier più longevo nella storia del Giappone.
Ora Tato Aso, il suo vice, prenderà il posto e resterà in carica – salvo clamorose sorprese – almeno fino a ottobre 2021, quando si terranno le nuove elezioni per le quali le opposizioni si stanno già preparando, provando a sfruttare la caduta di Abe nei sondaggi, ritenuto troppo attendista nel prendere decisioni per contrastare il Covid.
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