Nelle prime ore di stamani interviene il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti. Dichiarazioni inerenti al prossimo Referendum sul taglio dei parlamentari.
Nuovo intervento di Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico. Quest’ultimo, in un’intervista al Corriere della Sera, ha rilasciato alcune dichiarazioni, parlando a 360° dello scenario italiano che si verrà a creare nel prossimo e non tanto lontano futuro. Su tutte, la questione inerente al Referendum sul taglio dei parlamentari in programma per il 20 e 21 settembre. Giorni in cui gli elettori saranno chiamati a scegliere. Zingaretti, durante l’intervista, ha affermato: “Sosteniamo da sempre la riduzione del numero dei parlamentari e per anni abbiamo presentato proposte di legge in questo senso. Tuttavia per votare Sì e far nascere il governo abbiamo chiesto modifiche circa i regolamenti parlamentari e una nuova legge elettorale, per tutelare i territori, il pluralismo e le minoranze”.
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Il presidente della regione Lazio dopo aver parlato del Referendum (evento più in voga nell’ultimo periodo), si concentra sul ruolo della politica che deve tornare ad “essere scritta” con la P maiuscola. Un susseguirsi di eventi aspettano l’Italia tra pochi anni, se non mesi. Il segretario non ha dubbi: “Approva la riforma elettorale in un ramo del Parlamento, si può fare. Ma deve esserci la volontà politica, aspetto che è venuto meno nel tempo”. Poi continua nel dire che: “Quando si parla di democrazia e istituzioni tutti i momenti sono buoni. Naturalmente accanto a questo c’è la priorità del lavoro, della scuola, della crescita. Confido che si possa aprire tutti assieme una fase nuova dove la politica diriga i grandi processi di trasformazione in corso e non li subisca”.
In ultimo, ma non per questo di minor importanza, un intervento anche sul voto delle Regionali che si terrà nel brevissimo periodo. Zingaretti aggiunge che: “Quando votano milioni di cittadini e’ sempre un fatto politico. Peserà sugli sviluppi della situazione italiana. Comunque, quello che cambierà sicuramente in meglio o peggio, sara’ la vita dei cittadini delle Regioni investite dalla consultazione elettorale, per questo ovunque combattiamo per vincere”.
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