È morto Arrigo Levi, primo giornalista del tg in Italia

È morto oggi Arrigo Levi, primo giornalista a condurre il telegiornale in Italia nel 1966. Fu consigliere di Ciampi e Napolitano al Quirinale

È morto oggi all’età di 94 anni Arrigo Levi. Molti lo ricordano non solo come un giornalista ma come il primo ad aver condotto il telegiornale in Italia. Corre l’anno 1966 ed Enzo Biagi è alla conduzione del Tg. L’idea innovativa è quella di far leggere le notizie non a un annunciatore ma a un giornalista, compito che tocca ad Arrigo Levi.

Nel corso degli anni ha avuto anche importanti incarichi al Quirinale essendo stato per due Capi di Stato, Ciampi prima e Napolitano poi, consigliere per i problemi internazionali.

È stato editorialista del Corriere della Sera e direttore de La Stampa.

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Arrigo Levi, dall’esilio al Quirinale

Il giornalista scomparso oggi apparteneva a una famiglia di origine ebraica pertanto durante la seconda guerra mondalie fuggì in Argentina perché perseguitato dalle leggi razziali.

Fu nel paese sudamericano che cominciò la carriera giornalista, proseguita in Italia dopo la liberazione con L’Italia libera, giornale del Partito d’Azione.

Dal 1960 al 1962 fu corrispondente per il Corriere della Sera da Mosca, incarico che poi assunse per il Giorno fino al 1966, quando arrivò poi la conduzione del telegiornale.

Fu collaboratore anche del noto giornale britannico Times fino ad arrivare al Quirinale come consigliere per quindici anni, dal 1998 – l’ultimo anno di presidente di Carlo Azeglio Ciampi – al 2013 con Giorgio Napolitano.

Tantissimi i libri che ha realizzato soprattutto nel rapporto tra Ovest ed Est negli anni della Guerra fredda durante i quali era corrispondente nella capitale sovietica.

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