Kim Jong-un, il dittatore della Corea del Nord, è, da poche ore, in coma: al suo posto subentra la sorella Kim Yo-jong.
Il tutto successo in poche ore. Parliamo del dittatore nordcoreano Kim Jong-un, entrato in coma e ora sotto stretta osservazione. A dare la notizia il Korea Herald, un quotidiano di Seul, citando Chang Song-min, uno dei collaboratori dell’ex presidente Kim Dae-jung, il padre del disgelo dei rapporti con Pyongyang con la sunshine policy. Una volta aggravatasi la situazione è stato deciso di affidare alcuni dei più “prestigiosi” poteri alla sorella del dittatore, Kim Yo-jong. Da qualche ore si aspetta il riscontro ufficiale di tale situazione, anche se le dichiarazioni, che seguono, di Chang non lasciano scampo ad altre interpretazioni: “Sono convinto che Kim sia in coma, anche se ancora non è morto. Proprio per questo motivo viene portata alla ribalta la sorella. Non ci può essere un vuoto di potere prolungato per così tanto tempo”.
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Kim Jong-un in coma: le sue condizioni erano già precarie da tempo
In piena pandemia da coronavirus, soprattutto in Italia, erano già arrivati i primi rumors sulle condizioni del dittatore nordcoreano. Verso la metà di aprile si erano sparse le voci di un intervento chirurgico, eseguito in extremis, per riprendere le condizioni di salute di Kim. Resta il fatto che, nessun politico, o meglio, dittatore nordcoreano lascerebbe o cederebbe i suoi poteri per qualcosa di lieve. Tutto ciò fa pensare che le condizioni dell’ex militare siano davvero gravi e che questa volta il rischio di morte sia davvero autentico. La sorella, Kim Yo-jong, passa ora dalla carica di Primo Vicedirettore del Dipartimento del Comitato Centrale del Partito dei Lavoratori, a quella di Presidente della Commissione per gli Affari di Stato, sulla base della delega ricevuta.
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