Sisma Amatrice, oggi quattro anni dal triste evento. Il vescovo di Rieti Pompili denuncia . “Ha smosso di più il ponte di Genova”
Sisma Amatrice, oggi quattro anni da terremoto che colpì il centro Italia portando via la vita a duecentonovantanove persone e cambiandola per sempre ad altre migliaia, si ricorda quel triste evento e non mancano le polemiche.
“Tutto l’Appennino non ha “smosso” quanto da solo ha mobilitato il ponte di Genova”, ha detto il vescovo di Rieti Domenico Pompili durante l’omelia per la messa in commemorazione delle vittime.
Durante la celebrazione l’alto prelato è stato interrotto dagli applausi dei fedeli che hanno partecipato alla cerimonia. La ricostruzione è ovviamente un tema ancora caldo in quelle regioni. Pompili ha detto che da sola non basta e che bisogna curare anche la “qualità dei “legami interpersonali”.
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Anche il capo del governo Giuseppe Conte si è recato stamattina ad Amatrice, epicentro quattro anni fa del tremendo sisma che scosse il centro Italia.
In visita fra la gente, un’anziana signora che a causa del terremoto perse una figlia e una nipote, Conte le ha detto chi subisce perdite così, ha sempre ragione.
La donna si era avvicinata al premier per chiedergli della riapertura dei tribunali e il Presidente del Consiglio le ha risposto che questo avverrà nel più breve tempo possibile.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato il sisma bacchettando sulla ricostruzione: “Nonostante tanti sforzi impegnativi, l’opera di ricostruzione dei paesi distrutti – è incompiuta e procede con fatica“, ha scritto in una nota.
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