Secondo il ministro della Salute Roberto Speranza, l’Italia non si trova nelle condizioni di effettuare un secondo lockdown: “Bisogna mantenere la calma, le scuole riapriranno”.
Roberto Speranza si dice ottimista. “Non chiuderemo Regioni e non effettueremo lockdown, non ci troviamo in questa situazione”. Così il ministro della Salute è intervenuto sul tema della pandemia di coronavirus che, a causa del recente aumento dei contagli, sta destando più di qualche preoccupazione. Molti hanno parlato di nuove chiusure e blocchi interregionali. Il ministro però ha dato la sua parola, non ci saranno nuovi lockdown. All’orizzonte secondo il politico non si profila alcuna limitazione alla mobilità, argomento di discussione dopo le dichiarazioni di De Luca. Nel frattempo è previsto un nuovo incontro con i presidenti delle Regioni, per concordare la linea di azione. Speranza si è definito ottimista, ma sempre prudente: “La situazione è diversa dalla prima fase – ha dichiarato il ministro – non c’è un’emergenza ospedaliera, le terapie intensive sono lontane dalla situazione di marzo”.
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Coronavirus, Speranza deciso sulla scuola: ” Si apre, punto!”
Anche sul tema dell’istruzione il ministro della Salute è intervenuto in maniera decisa. Roberto Speranza non ha dubbi, secondo lui il 14 settembre – giorno della riapertura delle scuole – sarà un banco di prova fondamentale. Nel rispetto di tutte le misure precauzionali, le scuole si riapriranno senza alcun dubbio, ha spiegato il ministro, che ha sottolineato l’importanza dell’istruzione per un paese come l’Italia, definendola come un bene primario irrinunciabile. Niente lockdown dunque per Speranza e scuole vicine alla riapertura. “Si interverrà sui docenti e sulla classe, faremo i test a chi lavora negli istituti – continua il ministro della Salute – ma chiudere tutto l’istituto è un’idea assurda”. Il politico ha voluto inoltre lanciare un messaggio ai giovani di rientro dalle vacanze che stanno influendo nella diffusione del contagio nell’ultimo periodo. “Dateci una mano a tenere sotto controllo i contagi, l’App immuni va rilanciata”.
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