L’orso M49, soprannominato “Papillon” a luglio è fuggito per la seconda volta e ora è anche libero dal collare, rendendo le ricerche più difficili
L’orso M49, soprannominato “Papillon“, prosegue nella sua fuga verso la libertà. L’animale ora si è liberato anche del collare per geolocalizzarlo e tutto ciò rende sempre più difficile ritrovarlo.
La storia di M49 diventa sempre più intrigante, quasi un racconto di libertà simile a una fiaba per bambini dal momento che ha come protagonista un animale che ha mostrato di non aver paura di “affrontare” l’uomo. Pappilon, infatti, a luglio scorso è scappato per la seconda volta dal recinto di Casteller, in Trentino.
In un comunicato della Provincia Autonoma di Trento, si è reso noto che l’animale è sempre stato monitorato, per riacciuffarlo e per evitare incidenti, ma che dal 16 agosto il segnale che arrivava dal collare era scarso per la bassa copertura della zona dove si trovava l’animale, il Passo 5 croci – Val Cion. Poi il giorno 19 agosto, l’ultima segnalazione, in Val Ciotto.
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M49 fece parlare la prima volta di sé. Nel 2019 riuscì a fuggire dal recinto trentino di Casteller. La sua “latitanza” durò un anno e prima dell’estate, a fine aprile scorso, fu riacciuffato e riportato nello stesso recinto.
Dopo aver assaggiato la libertà, l’orso non si arrese e circa un mese fa Papillon – soprannome più che meritato – riuscì a fuggire clamorosamente per la seconda volta. Ora, non avendo neanche il collare, è ancora più libero e difficile da rintracciare.
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