Viviana Parisi, madre di Gioele, avrebbe ingerito delle pillole lo scorso giugno, forse nel tentativo di togliersi la vita. Parla la cognata: “non sappiamo se è stato suicidio”
Questa mattina, Maria Mondello, cognata di Viviana Parisi, aveva dichiarato che la deejay lo scorso giugno sarebbe finita in ospedale dopo aver ingerito delle pillole. Ai primi di giugno, la madre di Gioele trovata morta l’8 agosto, avrebbe chiamato il marito Daniele dicendo di sentirsi male per aver ingerito 5 o 6 pillole. Poi la corsa in ospedale. Il marito la portò subito al Policlinico di Messina, dove le venne messa una flebo. “Non sappiamo se si trattò di suicido – ha dichiarato la cognata – Viviana decise di tornare a casa firmando le dimissioni” Poi la rettifica dell’avvocato Venuti, dopo le parole della sorella di Daniele Mondello. “Viviana non ha tentato il suicidio, ha solo ripreso dei medicinali – continua il legale – forse però ha esagerato con il dosaggio”.
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In seguito alle dichiarazioni di oggi della cognata di Viviana Parisi, madre di Gioele, sono arrivate le rettifiche dei legali della famiglia Mondello. L’avvocato Pietro Venuti ha spiegato che lo scorso giugno la donna sarebbe finita in ospedale probabilmente a causa di un sovradosaggio di pillole, non con l’intento di suicidarsi. “Viviana non ha tentato il suicidio – ha affermato l’avvocato – ha ripreso dei medicinali che le avevano dato all’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto”. Due mesi prima del ricovero al Policlinico di Messina, alla donna era stata diagnosticata una forma di paranoia. Un crollo mentale dovuto a una “crisi mistica”. Questo è quello che risulta dal certificato rinvenuto. Il marito ha però specificato che la donna non era in cura negli ultimi tempi e non prendeva pillole. Continuano nel frattempo le indagini, domani un nuovo sopralluogo nel posto dove sono stati rinvenuti i resti di Viviana e Gioele.
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