Gioele, svolta nelle indagini: ritrovati resti umani compatibili con il bambino. La conferma arriva dal Procuratore
Ore 19.20 – Il Procuratore di Patti, Angelo Cavallo, dopo il sopralluogo ha confermato come i resti umani ritrovati “siano compatibili con quelli di un bambino della stessa età di Gioele”. Il piccolo potrebbe essere stato mutilato dagli animali selvatici; ecco il motivo del ritrovamento di parti di ossa.
Ore 17.45 – Sul luogo del ritrovamento sono state rinvenute dei resti ossei e una maglietta. La svolta è arrivata grazie a un ex carabiniere Giuseppe Di Bello, di Capo D’Orlando. L’uomo ha risposto all’appello del padre di Gioele su facebook, in cui l’uomo chiedeva aiuto a chiunque volesse unirsi a lui nelle ricerche del figlio. A rinvenire le tracce fondamentali proprio l’ex agente di 55 anni: “L’ho trovato dove gli altri non l’avevano cercato”, ha dichiarato il volontario messinese.
Ore 15.40 – Sarebbero stati ritrovati anche i resti della testa, a circa 200 metri dal busto. L’ipotesi più credibile è che il corpo senza vita sl, probabilmente del piccolo Gioele, sia stato smembrato da animali. Per il riconoscimento probabilmente sarà necessario il test del DNA.
Ore 14.45 – Sarebbe stato ritrovato il busto di un bambino più alcuni altri resti ossei. L’ipotesi che prende sempre più corpo è quella dell’omicidio-suicidio.
Ore 14.15 – Oltre ai resti umani, sono state ritrovate tracce di vestiti, in particolare una maglietta, compatibili con Gioele.
Ore 13.35 – Sono stati trovati resti umani vicino al luogo del ritrovamento del cadavere di Viviana Parisi. Secondo quanto riferito dai soccorritori al 99% si tratterebbe del corpo di Gioele.
Non si sono mai fermate le attività e stamane qualcosa è stato trovato ma non si ha ancora alcun tipo di certezza.
“Hanno trovato dei resti. Siamo qui in attesa di capire». A parlare è Mariella Mondello, zia del piccolo Gioele. Sul posto presente anche il procuratore di Patti Angelo Vittorio Cavallo con la polizia scientifica e il papà del piccolo che non ha rilasciato dichiarazioni.
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Gioele, la vicenda di Viviana Parisi
La storia di Viviana Parisi e del piccolo Gioele Mondello, suo figlio di quattro anni, sarà un fatto di cronaca di lunga memoria.
La donna uscì con il figlio la mattina del 3 agosto dalla loro casa di Venetivo, vicino Messina per andare a Milazzo in un centro commerciale per comprare le scarpe al figlio. Così aveva detto al marito dj, stessa professione della donna.
Durante il viaggio l’Opel Corsa di Viviana urta un furgone in una galleria dell’autostrada Palermo-Messina all’altezza di Caronia, verso il capoluogo. Un incidente non mortale con la donna che accosta in una piazzola di sosta. Molti automobilisti la vedono che scavalca il guard rail e si allontana nelle campagne.
Allontanamento volontario, suicidio, omicidio, varie sono le ipotesi mentre cominciano le ricerche dei due.
Sabato 8 agosto vicino a un traliccio viene ritrovato il corpo di una donna. Dai vestiti e dalla fede nuziale si ha la certezza che è lei. Forse si è lanciata proprio da quel traliccio, forse è stata lanciata, ma del piccolo nessuna traccia.