Da qualche giorno sia Apple che Google hanno rimosso dai propri store Fortnite. Il popolare gioco sparatutto ha violato le norme di pagamenti in-app.
A livello mondiale è uno dei giochi più diffusi tra giovani e meno giovani. Negli ultimi anni è diventato, grazie alla sua modalità free to play, uno degli sparatutto più amati dai videogiocatori. Stiamo parlando della creatura di EpicGames Fortnite, vero e proprio fenomeno nel campo dei videogame che in tutto il mondo è stato scaricato da decine di milioni di persone. Fino a pochi giorni fa usufruibile anche sui dispositivi Apple e Android, fino a quando la società della Mela e Google non hanno deciso di rimuovere l’applicazione dai propri store. Una scelta che sta facendo discutere tutti gli addetti del settore ma che ha una spiegazione ben precisa.
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L’ultima versione del popolare gioco online viola infatti le regole sugli acquisti in-app. Con l’aggiornamento più recente è possibile comprare V-Bucks (la moneta virtuale di Fortnite, utilizzabile per acquisti in game) nell’app stessa, attraverso il sistema di pagamento di Epic Games, a 7,99 dollari invece che 9,99 per 1000 V Bucks. Uno sconto dovuto al taglio delle commissioni previste da Apple, che ovviamente non era stato “approvato” dall’azienda di Cupertino.
In poche parole, Epic aveva abilitato una funzionalità della sua app che non è stata revisionata o approvata da Apple, il che ha portato alla rimozione del gioco dallo store della Mela e, successivamente, anche da quello di Google.
Intanto si è scatenata una vera e propria guerra, sul web e sui social, tra i giocatori di Fornite, con scambi di opinione discordi e attacchi a Apple o Google.
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