Nelle prime ore di stamani interviene il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia: il governo voleva già chiudere tutte le discoteche prima di ferragosto.
Intervento a “sorpresa” di Francesco Boccia poco prima del “tanto atteso ferragosto”. Il ministro degli Affari regionali ha preso parola in relazione alla vicenda delle più che discusse discoteche italiane. Posti “d’eccellenza” per il divertimento dei ragazzi italiani. Il ministro ha prima parlato della situazione generale inerente alla questione dei contagi, poi è passato ad una dinamica più dettagliata concentrandosi sul discorso delle discoteche e lanciando qualche frecciatina ai governatori delle regioni: “Se i numeri non cambiano sarà inevitabile un freno alla movida selvaggia, la prossima settimana si cercherà di condividere una scelta rigorosa con tutte le Regioni”. Niente piede sull’acceleratore, anzi, freni tirati per una situazione che potrebbe tornare letteralmente fuori controllo.
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Il ministro italiano dapprima afferma di voler trovare un’intesa con le regioni per contenere i contagi ed eventualmente serrare la movida selvaggia, poi, però, non risparmia qualche frecciatina sui provvedimenti e gli accordi presi in passato con gli stessi governatori delle Regioni d’Italia: “Le discoteche per noi non andavano proprio riaperte, le linee guida del governo andavano in questa direzione”.
Non usa mezzi termini Boccia. Utilizza da subito quel “per noi”, che di fatto traccia una riga tra l’atteggiamento del Governo e quello delle Regioni: “Una direzione condivida da tutti, ma con il decreto del 16 maggio si era deciso di lasciare comunque alle Regioni la possibilità di valutare l’opportunità di far riaprire, rispettando certe condizioni. Ai governatori noi gli diciamo: siete autonomi, assumetevi le vostre responsabilità”.
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