Viviana Parisi, scoperte nuove prove: qualcuno ha chiamato i soccorsi

Il procuratore capo di Patti ha acquisito una registrazione del 112: qualcuno ha chiamato per segnalare l’auto di Viviana Parisi.

Il caso della morte di Viviana Parisi diventa sempre più intricato. Il procuratore capo di Patti Angelo Vittorio Cavalli ha acquisito come prova una chiamata al 112. Sembra infatti che qualcuno abbia chiamato i soccorsi per segnalare l’incidente che ha coinvolto la donna. Chi ha chiamato la polizia ha menzionato anche il piccolo Gioele: questa chiamata prova quindi che la donna è rimasta con suo figlio fino al momento dell’incidente. Continuano quindi le ricerche del bambino: il corpo della madre invece è stato ritrovato sabato scorso sotto un pilone della rete elettrica. Gli inquirenti stanno facendo un nuovo sopralluogo sul luogo del ritrovamento, contemporaneamente alle ricerche del piccolo Gioele.

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Viviana Parisi, il procuratore Cavalli: “Chi sa qualcosa parli”

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Un cane molecolare dei Carabinieri (Getty Images)

Il procuratore capo di Patti Angelo Vittorio Cavalli ha lanciato un appello pubblico a tutti i possibili testimoni della scomparsa di Viviana Parisi. Il magistrato infatti ha intenzione di rintracciare le persone che hanno chiamato il 112 per segnalare l’incidente che ha coinvolto la donna. Secondo gli inquirenti si tratta di persone italiane, probabilmente turisti del nord Italia. La famiglia è composta da un uomo, una donna e due figli. I quattro viaggiavano su una berlina grigia metallizzata. Il procuratore Cavalli ha dichiarato che i quattro hanno compiuto un’opera assolutamente meritevole, ma che il loro aiuto adesso è fondamentale per risolvere il mistero della morte di Viviana Parisi. La loro testimonianza potrebbe essere anche la chiave di svolta per ritrovare il piccolo Gioele, di cui ancora non ci sono tracce.

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