Juventus, l’uscita dalla Champions League è amara non solo per l’aspetto prettamente sportivo. Oggi il titolo in borsa è crollato
Juventus, male male. Si potrebbe dire così commentando la stagione dei bianconeri che si sono sì laureati Campioni d’Italia – e per la nona volta consecutiva – ma l’eliminazione dalla Champions League agli ottavi di finale contro il Lione, è costata molto soprattutto per i mancati ricavi.
Quando oggi si sono riaperte le borse dopo il weekend, Milano ha registrato un lieve aumento con un + 3%, ma è il titolo della Juventus che balza all’occhio e richiama l’attenzione dei professionisti del settore e soprattutto degli azionisti e investitori: -10%.
Un tonfo, forse più grande di quello sportivo di una società che ha licenziato l’allenatore Maurizio Sarri (facile pensare che anche questa decisione abbia avuto effetti in borsa) e che in circa ventiquattr’ore ha trovato il sostituto in Andrea Pirlo, solo una settimana fa nominato allenatore della Juventus Under 23 di Serie C.
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L’ultimo weekend è stato particolarmente movimentato per la Juventus con l’eliminazione dalla Champions League, l’esonero di Maurizio Sarri (ironia della sorte, ex bancario) e l’ingaggio di Andrea Pirlo.
Oggi il crollo della borsa corrisponde alla perdita di a 0,8400 euro per azione.
Oltre all’uscita della massima competizione continentale e all’esonero del tecnico toscano, forse anche l’ingaggio del grande ex calciatore ha destato instabilità essendo Pirlo alla sua prima vera esperienza da allenatore. L’ex regista di Milan e Juve, infatti, non si è mai seduto su una panchina da allenatore, in nessuna categoria, e la mancanza di esperienza che lascia un grande punto interrogativo per il futuro, non è piaciuta agli investitori.
Il risultato in borsa era comunque prevedibile visto che anche nelle settimane scorse il titolo è stato in perdita, nonostante la conquista dello scudetto.
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