Bonus 600 euro anche per cinque deputati che sono titolari di Partita Iva. Lo fa sapere la Direzione centrale Antifrode dell’Inps
Bonus 600 euro anche per cinque deputati che sono titolari di Partita Iva. Nulla di illegale, ma che dei parlamentari abbiano richiesto e ottenuto il bonus, nonostante le alte cifre guadagnante in Parlamento, pone un problema di natura morale e lascia qualche dubbio sulla correttezza etica.
Il tutto è emerso grazie alla Direzione centrale Antifrode Anticorruzione e Trasparenza, una sezione dell’Inps, che ha dato notizia del fatto, riportata da Repubblica.
Tutti i possessori di Partita Iva, liberi professionisti e Co. Co. Co. potevano far richiesta dei fondi previsti dai decreto di marzo Cura Italia e da quello di aprile Rilancio. A maggio, poi, il bonus è salito a mille euro, ma bisognava dimostrare di aver perso il 33% del fatturato rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
Quello che è stata una boccata d’ossigeno per molte persone, si è trasformata di un’opportunità per guadagnare ancor di più per qualcuno
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Per i cinque deputati il lauto stipendio, nonostante le eventuali perdite delle proprie attività causate dall’emergenza Covid, non è bastato e come milioni di italiani in seria difficoltà, hanno fatto richiesta e ottenuto i fondi.
Ma la sezione dell’Inps informa che tra i richiedenti del bonus c’è anche un “noto conduttore televisivo” ma non è stato rivelato il nome così come sono ignoti i parlamentari che hanno intascato il bonus.
In rete, sui social, molti si chiedono chi siano i deputati e il noto personaggio televisivo. I commenti nei confronti di queste persone non sono per nulla lusinghieri. In tempi di crisi economica acutizzata da una pandemia con conseguente recessione, notizie del genere non piacciono a milioni di lavoratori.
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