Palermo, tre arresti nel settore rifiuti: c’è anche il direttore della discarica Bellolampo

A Palermo, nelle prime luci di stamane, tre arresti nel campo dei rifiuti: tra questi anche Vincenzo Bonanno, direttore tecnico della discarica Bellolampo.

La Sicilia si sveglia invischiata ancora una volta in una “questione mafiosa”. A Palermo, nelle prime ore di stamani, arrestate tre persone per corruzione aggravata nel settore dei rifiuti. Ancora una maxi-operazione per sgomitare una vera banda di criminali. Un’organizzazione a delinquere scoperta dall’ottimo lavoro della Direzione investigativa Antimafia di Palermo. A finire in manette Emanuele Gaetano Caruso, imprenditore locale, Daniela Pisasale, titolare di diverse società operanti nel campo del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti, e Vincenzo Bonanno, direttore tecnico della famosa discarica di Palermo “Bellolampo”. Devi veri professionisti del settore che, però, lo erano diventati anche nel campo del crimine.

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Palermo, arresti nel campo dei rifiuti: sorpreso uno dei tre delinquenti

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Volante dei carabinieri all’opera durante degli arresti (Getty Images)

Gli arresti, condotti ed eseguiti dalla DIA (Direzione investigativa Antimafia), sono arrivati dopo un servizio di osservazione e pedinamento continuo ai danni di uno dei tre delinquenti: l’imprenditore locale Emanuele Gaetano Caruso. Quest’ultimo sorpreso mentre consegnava a Vincenzo Bonanno (secondo arrestato e direttore tecnico della discarica Bellolampo) una busta con al proprio interno una cifra pari a 5.000 euro in contanti. Non solo: dopo l’immediato arresto trovati altri 13.250 euro nascosti dentro un’autovettura. Grosse somme per uno sporco giro d’affari. Somme immediatamente poste sotto sequestro. L’operazione in questione non è un fatto singolare: rientra in un’indagine ancora più ampia, condotta sempre dalla DIA, in collaborazione e con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia. Tutto rapportato agli interessi della criminalità organizzata nell’ambito rifiuti, un “campo” ove, purtroppo, continuano a svilupparsi illeciti di grossa portata.

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