Nell’esplosione a Beirut, in Libano, è morta una cittadina italiana. La conferma arriva dal ministero degli Esteri che conferma il decesso
Nell’esplosione a Beirut, in Libano, è morta una cittadina italiana. Sangue italiano, quindi, è stato versato nelle strade del Paese mediorientale, scosso da una ferita profondissima, una sorta di “11 settembre” come ha spiegato il primo ministro. La conferma del decesso è arrivata dal ministero degli Esteri. A perdere la vita è stata una cittadina italiana di 92 anni; dieci, invece, i connazionali feriti, tra cui un caporalmaggiore dell’Esercito italiano. Al momento non è dato sapere il motivo della presenza nella città della donna; la Farnesina, infatti, non ha confermato se la donna si trovasse lì per turismo oppure risiedesse nello Stato. Il Ministero, attraverso l’ambasciata italiana di Beirut, monitora costantemente la situazione relativa ai nostri connazionali coinvolti nella terribile doppia esplosione.
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I numeri del tremendo disastro che ha colpito la capitale del Libano sono davvero devastanti; ben 137 morti ma anche più di 5000 feriti, con gli ospedali cittadini letteralmente al collasso ed incapaci di sostenere un numero così elevato di pazienti. Mezza Beirut è stata praticamente rasa al suolo da due esplosioni nei pressi del porto dove vi erano 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio. Gli sfollati sono oltre 3.000 e c’è una vera e propria fuga dalla città, considerata anche la nube tossica sprigionata dall’esplosione.
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