È morto Sergio Zavoli, giornalista e saggista, una vita dedicata alla radio e alla Rai. A settembre avrebbe compiuto 97 anni
Addio a Sergio Zavoli. Giornalista, saggista, autore televisivo, era uno di quei cronisti che con Enzo Biagi, della sua stessa generazione, incarnava la vero vocazione del mestiere.
Nato a Ravenna nel 1923, era cresciuto a Rimini. Dopo la guerra, nel 1947 lavorò in radio con la Rai poi passò alla televisione per la quale realizzò la trasmissione “La notte della Repubblica“, una serie di puntate in cui raccontava con fonti giornalistiche e storiche i fatti più oscuri della storia del nostro paese, dai tentati colpi di Stato alla vicenda di Aldo Moro.
Zavoli viene ricordato soprattutto per questa trasmissione le cui puntate furono raccolte anche in un libro, molto utilizzato ancora oggi dagli studiosi.
Ma è stato anche molto altro e della Rai non è stato solo un dipendente in quanto giornalista.
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Fu lui a fondare alla fine degli anni sessanta l’approfondimento giornalistico TV7, ancora oggi in onda. È stato condirettore del telegiornale (all’epoca era uno solo) per poi passare nel 1976 a dirigere il giornale radio.
Per sei anni, dal 1980 al 1986, è stato presidente della Rai. Ecco poi poi all’inizio nel nuovo secolo l’esperienza politica. Per quattro legislature è stato senatore, dal 2001 al 2018, sempre nel centrosinistra. L’ultima volta, legislatura del 2013-2018, fu eletto in Campania con il Partito Democratico.
L’ultimo grande incarico nel 2009 quando fu eletto Presidente della Commissione Vigilanza Rai.
Domani ci sarà la camera ardente, con ogni probabilità al Senato, poi riposerà nella sua Rimini.
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