A Lucca padre e figlio assumono alcol e droga: muore il ragazzo. Il genitore, autore di un libro proprio sulla tossicodipendenza, è ricoverato in terapia intensiva.
Alcol e droga tornano a fare vittime. A Lucca doppia tragedia in famiglia: padre e figlio assumono un quantità elevata di alcol accompagnata da sostanze stupefacenti. Il ragazzo, di 25 anni, muore subito dopo aver ingerito il mix letale. Il genitore, 54enne, è invece ricoverato in terapia intensiva in condizioni piuttosto gravi. Tutto ciò è accaduto esattamente Lido di Camaiore, in provincia di Lucca, dove il più grande abitava ormai da tempo e ove il figlio, residente a Torino, andava a trovarlo nel fine settimana. I due erano in compagnia di una terza persona, anche lui un familiare, che li avrebbe lasciati subito dopo una cena in famiglia. A tarda serata, dopo esser usciti per continuare la nottata, è avvenuto il tragico evento.
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Padre e figlio muoiono per “mano” di alcol e droga: il genitore autore di un libro sulla tossicodipendenza
Una tragedia nella tragedia. La droga, assieme all’alcol, torna a colpire. Un padre e un figlio, entrambi nel tunnel della “morte”. L’uomo, 54 enne residente a Lucca, nel 2007 aveva scritto un libro proprio sulle vicende intorno alla tossicodipendenza: “Il mio quartiere”. Un testo in cui raccontava, rivolgendosi proprio al figlio (ormai morto), la sua lunga dipendenza dalla sostanze stupefacenti e di come, con tanto coraggio, ne era uscito. Invitando, il figlio e tanti altri, a non cadere nel baratro, cercando di portare un messaggio di speranza. Per questo si parla di tragedia nella tragedia. Una sconfitta totale. Una morte che, nel tempo, aveva nuovamente incontrato la vita, per poi perderla definitivamente all’interno della propria famiglia.
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