Durante l’Angelus il Pontefice ha parlato della crisi economica e lavorativa derivante dall’epidemia da coronavirus. Da piazza San Pietro Papa Francesco si è rivolto ai politici per rilanciare il lavoro
Papa Francesco all’Angelus ha parlato di lavoro e si è rivolto alla politica per rilanciare l’Italia dopo la crisi, con un pensiero alle famiglie in difficoltà. “Senza lavoro le famiglie e la società non possono andare avanti”, ha ripetuto più volte il Pontefice, che auspica il rilancio del lavoro. ” La povertà sarà il problema post-pandemia” secondo il Papa, che sollecita nel suo Angelus l’impegno di tutti i responsabili politici ed economici. “Ci vuole tanta solidarietà e tanta creatività per risolvere questo problema”. La logica del cristiano, secondo Papa Bergoglio, è quella del farsi carico dell’altro, aggiungendo che “il s’arragino” non entra nel vocabolario cristiano.
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Il Pontefice oggi nel suo discorso prima dell’Angelus da Piazza San Pietro, è intervenuto sulla crisi che vede investire il nostro paese causata dalla pandemia. Secondo Papa Francesco la politica deve intervenire per rilanciare il lavoro, senza il quale le famiglie non hanno possibilità di sopravvivere al difficile periodo che stiamo tutti vivendo. “Auspico che con l’impegno i tutti i responsabili politici si rilanci il lavoro”.
Ricordando la solidarietà alla quale sono chiamati i cristiani, Papa Bergoglio ha speso anche parole di vicinanza al popolo del Nicaragua che è stato vittima di un attentato alla cattedrale di Managua. Nell’attentato è stata danneggiata un’immagine di Cristo centenaria. L’attacco è avvenuto l’1 Agosto per mano di un uomo che con una molotov ha provocato un incendio in cui si è danneggiato un antico crocifisso. “Penso al popolo che ha sofferto per l’attentato in Nicaragua, vi sono vicino e prego per voi”, ha concluso il Papa.
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