Riaprire gli stadi è uno scenario ancora lontano, suggerisce il virologo Fabrizio Pregliasco.
In Italia, contrariamente a quanto sta accadendo in altre parti del mondo, il progressivo abbassamento della curva dei contagi da coronavirus negli ultimi due mesi ha permesso di registrare un cauto ottimismo tra le persone e anche tra gli scienziati. La situazione appare sotto controllo, salvo casi comunque noti e circoscritti. E il fenomeno al momento più temuto è soltanto la possibilità che si sviluppino nuovi focolai ora o una seconda ondata di contagi in autunno.
In assenza di previsioni certe in ambito epidemiologico si è nel frattempo diffusa in parte della popolazione una certa fiducia nel fatto che lo sport professionistico possa presto tornare a svolgersi come prima. Attualmente il calcio in Italia è praticato soltanto nel pieno rispetto di una serie piuttosto articolata di norme anti Covid-19, prima tra tutte quella del divieto di accesso al pubblico negli stadi.
In un’intervista al Corriere dello Sport il virologo Fabrizio Pregliasco è sembrato piuttosto cauto e pessimista in relazione all’ipotesi di una riapertura degli stadi in tempi brevi. Secondo Pregliasco, Direttore Sanitario dell’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, la riapertura degli stadi potrebbe avvenire non prima del 2021.
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Stadi riaperti nel 2021, le parole di Pregliasco
Per Pregliasco, peraltro supervisore scientifico del Pio Albergo Trivulzio di Milano, uno degli scenari più pericolosi al momento è quello delle trasferte internazionali. I protocolli sanitari da rispettare dovrebbero essere in questo caso i più rigidi possibile. Soltanto il rispetto delle norme può fare la differenza in assenza di un vaccino, che secondo Pregliasco non arriverà prima del 2021.
Il ritorno degli spettatori sugli spalti degli stadi per assistere alle partite di calcio è un’ipotesi su cui è giusto lavorare ma attualmente irrealizzabile. Far rispettare le linee guida, sostiene Pregliasco, potrebbe essere particolarmente complicato per esempio nelle file durante l’accesso agli impianti. Riguardo a una previsione realistica di riapertura degli stadi Pregliasco ritiene che sarà possibile “forse nei primi mesi del 2021, visto che in autunno la pandemia sarà ancora un pericolo e il vaccino non sarà ancora pronto”.