Un uomo per ben sei volte si è recato al Pronto Soccorso per dei malori, i medici però non trovano un tumore che lo stava uccidendo. È successo a Pordenone.
La drammatica storia di Marcello Gregolin, uomo di 77 anni che è morto a seguito di un grave tumore. A far discutere però è l’odissea “medica” vissuta dalla vittima, recatosi nel corso del tempo per ben sei volte al Pronto Soccorso prima che gli venisse diagnosticato il cancro. Quando il medico ha scoperto le metastasi, però, ormai non c’era più nulla da fare per Marcello. La figlia ha raccolto un fascicolo pieno di carte e documenti per testimoniare il tutto.
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Al Pronto Soccorso con un tumore: dopo un mese e mezzo la prima vera visita
Ci hanno messo un mese e mezzo i medici per sottoporre Marcello alla prima visita neurologica. Il 14 aprile scorso la prima visita al Pronto Soccorso, solo a giugno gli esami strumentali che hanno svelato le masse tumorali. Nel mezzo continui viaggi al Ps, senza però che i medici si accorgessero di quello che avesse. Solo a giugno, a seguito degli esami, il trasferimento all’ospedale di Udine e l’intervento chirurgico, il quale però non è stato sufficiente per evitare la morte a Marcello Gregolin. La figlia testimonia e racconta come, dopo la prima visita (dal quale è stato rilasciato con troppa sufficienza dai medici), il padre si sia recato al Pronto Soccorso con dolori a schiena, torace e braccia, senza però che nessuno gli facesse test più approfonditi. Dopo la tragica diagnosi sono seguiti vari, ritardati, ricoveri e un intervento chirurgico fin troppo tardivo. L’uomo muore il 13 luglio.
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