Coronavirus, allarme sulla seconda ondata da parte del professore Andrea Crisanti: “Non in autunno ma forse già il mese prossimo”
Coronavirus, allarme sulla seconda ondata. Dopo che per mesi si è discusso di dati quotidiani, numero dei casi e delle vittime, dei decreti e delle precauzioni, ora la nuova discussione è su quando e se arriverà la cosiddetta seconda ondata. Per molti tra qualche mese, cioè in autunno con l’arrivo delle temperature più basse, ma qualcuno lancia l’allarme e invita a fare attenzione.
Secondo il professore Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia dell’Università di Padova, su Il Messaggero, bisogna tenere alta la guardia perché è possibile che già ad agosto possa esserci la seconda ondata. Ma qual è il dato principale che secondo il professore ciò possa accadere in anticipo rispetto alle previsioni? I numeri dei contagi dei paesi vicini all’Italia.
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Crisanti: “Investimento sui macchinari per fare i tamponi”
“Forse non stiamo effettuando i tamponi alle persone giuste. Ma non voglio per forza essere pessimista, magari siamo più bravi, più efficaci nell’isolare i focolai”. Così il professor Crisanti di Microbiologia in merito al rischio che potrebbe arrivare da altri paesi e portare in Italia la seconda ondata. Ma la sua è un’ipotesi che tiene in considerazione anche la possibilità che ciò non avvenga.
Crisanti, però, chiede anche maggiore attenzione per chi entra in Italia, anche se il governo ha disposto delle misure importanti come il divieto anche solo di transitare in territorio italiano per chi arriva da alcuni Stati, o la quarantena obbligatoria per chi arriva da altri.
Misure più stringenti come fatto in Australia e Nuova Zelanda dove vengono effettuati tamponi molecolari per chi arriva da zone a rischio. Bisogna fare un “investimento senza precedenti sull’informatica e sui macchinari per fare tamponi”, ha detto.
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