A settembre il reparto scuola riaprirà mantenendo attive le norme in vigore sul distanziamento sociale. Ecco le possibili linee guida
Continua a tenere banco la questione relativa alla riapertura delle scuole a settembre. La parola d’ordine, come è diventata ormai di routine da marzo ad oggi, è il distanziamento sociale. Per permettere ciò e non creare assembramenti di persone all’ingresso e all’uscita dalla scuola le linee guida scolastiche cambieranno. Con ogni probabilità ci saranno anche turni pomeridiani, e l’orario didattico sarà spalmato in 6 giorni per tutte le scuole. Le classi potrebbero entrare ad orari differenti, e quindi uscire ad orari differenti, anche in base alle fasce di età degli alunni. Sarà varata anche la possibilità di ridurre i moduli orari scolastici in 40/50 minuti.
Riapertura scuola a settembre, le possibilità in base ai differenti ordini di scuole
Come detto in precedenza, ci potrebbero essere turni differenziati tenendo conto delle fasce di età degli studenti. Per quanto riguarda i bambini dell’asilo, gli ingressi sono già scaglionati perchè si può entrare dalle 7.45 alle 9. Per le uscite invece si potrebbe optare per distanziare gli orari in base alle classi, chiedendo massima puntualità ai genitori.
Orario di entrata che potrebbe essere esteso anche alle scuole elementari, dove il nodo principale è nel tempo pieno. Non è scontato che esso possa essere garantito da tutte le scuole. Per quanto riguarda la mensa, il pasto sarà servito in aula, in maniera tale da non creare assembramenti in mensa. Al varo anche l’ipotesi di intervallare le lezioni con attività più ludiche in cortile o in palestra.
Per le scuole medie e le superiori la priorità sarà quella di evitare che i ragazzi prendano i mezzi pubblici tutti insieme al mattino, insieme ai tanti lavoratori negli orari di punta. Per questo si sta pensando a scaglionare gli ingressi delle classi in ore. Alcune classi alle 9, altre alle 10 ed altre alle 11, con le uscite che saranno spostate automaticamente di un’ora, sforando così al pomeriggio. Dove non è possibile applicare queste misure per mancanza di personale ci sarà la didattica a distanza, che potrebbe essere integrata a quella in aula.