Coronavirus e fertilità: gli esperti spiegano perché non ci sarà un boom di nascite. Il Covid, infatti, potrebbe pregiudicare la fertilità delle coppie.
Uno studio dell’università di Firenze condotto assieme alla Bocconi di Milano spiega perché, tra qualche mese, non ci sarà un annunciato boom delle nascite. Durante la quarantena in molti avevano parlato di un possibile aumento sostanziale di neonati tra qualche mese, dato il molto tempo passato in casa da tante coppie nel nostro Paese. Invece questa potrebbe rivelarsi solo una falsa leggenda: niente baby boom, e lo studio condotto a braccetto dagli esperti di Firenze e Milano spiega il perché di tutto ciò.
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Coronavirus e fertilità: lo studio pubblicato su Science
As I expected. Thanks to COVID, the world fertility rate is plunging:https://t.co/oFCDwnBzlW
Will the last human being please turn out all the lights?#PopulationPlunge #COVID19 #coronavirus— Alan Grayson (@AlanGrayson) July 21, 2020
Lo studio delle due università è stato pubblicato sulla rivista Science. A curarlo, i ricercatori della Università Bocconi Arnstein Aassve, Nicolò Cavalli, Letizia Mencarini, Samuel Plach e Massimo Livi Bacci dell’Università di Firenze. Dalla ricerca emerge come “uno scenario probabile è che la fertilità nel breve periodo diminuirà almeno nei Paesi ad alto reddito”. Tra i possibili fattori che porteranno ad un calo delle nascite l’incertezza economica che la sta facendo da padrona. In parole povere, senza soldi (o comunque, con meno soldi) è più rischioso e azzardato fare figli. Invertito quindi il trend che è stato storicamente registrato, per esempio, durante le guerre mondiali o altre pandemie. Dopo le quali ci fu un vero e proprio picco della natalità nei paesi più in via di sviluppo.
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