A poche ore dal trasferimento di Alex Zanardi nella clinica lecchese, parla il medico: “Per Alex sarà come effettuare una scalata sull’Himalaya”.
Alex Zanardi combatte per rimanere in vita. Ormai è chiaro a tutti che la situazione è una di quelle “sul filo del rasoio”. Un combattente nato. Prima in pista, poi fuori, poi nuovamente nel circuito asfaltato e ora in una clinica lecchese, esattamente a Villa Beretta di Costa Masnagaun, centro specialistico di recupero e riabilitazione funzionale vicino Lecco. È stato trasferito in questo centro appena due giorni fa, lasciando l’ospedale di Siena. Oggi arrivano le parole del Dottor Franco Molteni, colui che dirige il reparto di riabilitazione. Il medico esprime tutta la sua schiettezza affermando che: “Per Alex sarà una dura prova. Esattamente come scalare l’Himalaya fino a tocca la vetta più alta”. Parole sincere. Una metafora giusta, azzeccata per la situazione e per il futuro che aspetta al pluri-campione italiano.
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L’inizio della riabilitazione di Alex Zanardi: le parole del medico
Il medico in questione, che avrà “tra le mani” un duro lavoro da compiere, si è fatto conoscere da subito come una persona schietta, un professionista serio, che, quasi sicuramente, non ama parlare a mezza bocca. Il Dottor Molteni ha paragonato, immediatamente, la riabilitazione di Alex Zanardi ad una scalata verso la vetta dell’Himalaya. Un esempio giusto, che porta al suo interno sentimenti come il coraggio, la voglia di “salire senza guardare giù”, ma anche la paura di non farcela. Il medico, in una intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, ha poi proseguito dichiarando: “Non possiamo essere stupidamente ottimisti e avere ora la certezza che arriverà in cima – afferma e continua il dirigente del reparto di riabilitazione – ma non possiamo nemmeno essere preventivamente disfattisti e dirci sicuri che non ce la farà”.
Parole dirette, che mettono in guardia tutti coloro che sono attorno ad Alex, ma che incoraggiano anche a non mollare la presa. Il primo a non dover mollare, però, deve essere proprio Alex. Forza campione, ti aspettiamo tutti in cima… sulla vetta del tuo Himalaya!
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