Sono 120 i migranti bloccati in acque internazionali. A lanciare l’allarme sono state sia Alarm Phone che Sea Watch.
Un gommone fermo in mare aperto, con 120 persone “a bordo”, è stato segnalato da Alarm Phone e Sea Watch. L’imbarcazione si trova in acque internazionali ad una cinquantina di miglia dalle coste libiche. Imbarcazione in netta difficoltà, con un motore del tutto rotto e uno dei tubolari che ci starebbe sgonfiando. Il rischio di annegare, per queste persone partite per l’ennesimo e “ultimo viaggio della speranza”, è altissimo. Per questo motivo le Ong hanno sollecitato fin da subito l’intervento delle autorità competenti, affinché non si verifichi un’altra tragedia nelle acqua del Mediterraneo.
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Dei 120 migranti bloccati sull’imbarcazione in acque internazionali 24 di loro sono minori. Un numero di “piccoli” impressionanti, uno ammassato sull’altro. Persone che, a detta sempre di Alarm Phone e Sea Watch, non avrebbero nemmeno i giubbotti di salvataggio. Una situazione che va complicandosi di ora in ora. Per suddetto motivo, e per il fatto che il gommone si trovi in mare aperto, “nella terra di nessuno” (indicata come non appartenente direttamente ad una nazione), è stato chiesto l’intervento e il soccorso immediato sia delle autorità maltesi sia di quelle italiane. Un soccorso che attende ad arrivare. Le 120 persone sono state individuate a 50 miglia da Zliten dal Moonbird. L’aereo di Sea Watch, fanno sapere direttamente dal posto, ha anche avvistato un corpo senza vita che sembra essere in acqua da diversi giorni. Anche in questo caso sono state inviate le coordinate alle autorità maltesi e italiane.
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