Anche Giorgia Meloni contro “Imagine” di John Lennon: “È l’inno all’omologazione mondialista”. Canzone criticata da destra già la settimana scorsa
A Giorgia Meloni non piace “Imagine” di John Lennon.”Niente religioni, niente confini, è l’inno dell’omologazione mondialista. Io credo nell’indentità, senza di essa siamo solo consumatori tutti uguali delle multinazionali”. Queste le parole del presidente di Fratelli d’Italia a “In Onda” su La7.
Ospite nella trasmissione di David Parenzo e Luca Telese, quest’ultimo ha ripreso le parole dell’eurodeputata e candidata alla regione Toscana per la Lega Nord Susanna Ceccardi, la quale aveva definito quel famoso testo di Lennon “Marxista”.
Telese ha chiesto alla Meloni se farebbe cantare Imagine alla figlia. David Parenzo riprendendo il testo, dice che un mondo senza confini è bellissimo ed è proprio questo che non piace all’ospite in studio. “Il testo non mi appassiona. Un mondo senza identità non è il mio prototipo” sostiene la deputata che apprezza comunque la canzone definendola bellissima se non si sentisse il testo.
L’identità delle nazioni, religiosa, familiare, “le identità sono quelle che siamo”, sostiene.
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Imagine di Lennon, per la candidata leghista Ceccardi è un testo marxista
Della canzone si è già parlato in trasmissione la settimana scorsa. Ospite in collegamento Susanna Ceccardi che quando nel 2016 era sindaco di Cascina non volle far cantare la canzone dei Beatles alla recita di Natale. Ripresa la questione da Telese, l’eurodeputata ha sostenuto che il testo è marxista e che fu lo stesso Lennon ha dire che aveva tale ispirazione.
Dopo questa polemica la Ceccardi aveva anche pubblicato un post su Facebook dove criticava che in trasmissione non si parlò dei suoi programmi, allegando lo screen di una pagina di Wikipedia con la dichiarazione di Lennon.
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