Coronavirus: incredibile passo indietro di Donald Trump. Il presidente Usa invita ad indossare la mascherina dove non è possibile il distanziamento sociale.
Negli ultimi giorni era alle prese con una continua “battaglia”, a colpi di dialogo, con l’immunologo Anthony Fauci. Parliamo di Donald Trump. Il presidente Usa, incredibilmente (qualcuno potrebbe anche dire “in ritardo”), compie un passo indietro sulla vicenda legata al coronavirus. Nei giorni addietro aveva detto, a gran voce, di non essere d’accordo con l’uso della mascherina in pubblico: “meglio salvaguardare alcune libertà, che imporre un uso smisurato di questo strumento alla bocca”. Senza indicare quali “libertà” intendesse. Ora, infatti, il passo indietro va a “occupare” esattamente il campo delle mascherine: “Indossatela tutti, che vi piaccia o meno”. Alla faccia delle libertà potremmo dire. Un dietrofront pazzesco, un cambio di veduta quasi “straordinario”, se non fosse che Trump, nell’ultimo periodo, è del tutto in confusione, soprattutto con sé stesso. Ma essendo il presidente degli Stati Uniti d’America, una certa prudenza su alcuni argomenti, di certo, non guasterebbe affatto.
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Coronavirus, Trump: il presidente Usa in netta difficoltà
Quello effettuato da Trump non è soltanto il famoso “passo indietro”, ma un vero e proprio stato mentale di confusione perenne. Il presidente degli Stati Uniti d’America è in netta difficoltà su vari fronti: dalla campagna elettorale, alla lotta (persa) con le tribù americane (su tutti i Sioux), per finire all’argomento principe: il coronavirus. I cittadini di una “grande” nazione, come lo è l’America, necessitano un dialogo vero, sincero e, a volte, anche complesso. E per complesso s’intendono le tante sfaccettature, o se volete “colori” che si possono trovare all’interno della complessità stessa.
Un passo indietro che “odora” di sconfitta ma anche di presa in giro: la mascherina è stata, assieme al distanziamento sociale, il simbolo della lotta a ciò che è stato denominato “nemico invisibile”: il coronavirus. Troppe le risate, gli screzi, i pettegolezzi che si son succeduti, in America come altrove, nell’ultimo periodo. Per un presidente, sposare una posizione e cercarne di capire l’andamento e i possibili cambiamenti a favore di un bene comune, dovrebbe essere un compito all’ordine del giorno. Cambiarla, come tira il vento, è sintomo di confusione. E per governare una nazione… beh, la risposta non è certamente da scrivere.
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