Carabinieri arrestati a Piacenza, le intercettazioni dell’orrore rivelano i militari picchiare ed insultare un uomo. In caserma istituita una vera associazione a delinquere
I carabinieri arrestati a Piacenza continuano ad indignare l’Italia intera sempre più, “merito” anche delle intercettazioni diffuse nelle ultime ore. Una divisa infangata da parte di militari decisamente più simili a veri e propri criminali. Istituita in caserma una vera e propria associazione a delinquere e gli audio diffusi dalla Procura titolare delle indagini rivelano dettagli decisamente raccapriccianti. Si sentono distintamente i carabinieri insultare e picchiare un uomo, con i lamenti e le grida di quest’ultimo inequivocabili. Parolacce e scherni nell’ambito di una più vasta associazione a delinquere creata durante i due mesi di lockdown imposti dal governo. Spaccio di stupefacenti, tortura ed estorsioni; non si sono fatti mancare nulla i sei carabinieri arrestati. “Noi siamo irraggiungibili” e “la roba gliela diamo noi” alcune delle frasi che hanno evidenziato le intercettazioni predisposte dalla Procura del capoluogo emiliano.
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Carabinieri arrestati a Piacenza: i provvedimenti emessi
I militari finite in manette sono stati subito sospesi dal servizio, mentre il Comando generale dell’Arma dei Carabinieri ha dato il via ad una valutazione dei fatti per poi prendere i provvedimenti disciplinari con urgenza. Rischiano, ovviamente, l’espulsione dal corpo – sembra quasi scontata – dal punto di vista dell’indagine interna e militare. E’ chiaro, poi, che i sei dovranno affrontare un processo penale che aprirà loro le porte del carcere quasi sicuramente. Parole di sdegno sono arrivate dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini e da Grazia Pradell, capo della Procura di Piacenza.
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