Foto minori sui social, è tempo di eliminarle. Le immagini di bambini e adolescenti possono finire nelle mani sbagliate dei pedofili
Le foto dei minori sui social sono ormai una triste abitudine. Gli stessi genitori, coloro deputati a proteggerli ed a preservarne la privacy, sono i protagonisti di questo vero e proprio disastro. Addirittura fin dalle foto delle ecografie, via a postare su Twitter, Facebook e – soprattutto – Instagram per poi continuare nel corso della crescita del bambino, fino all’adolescenza.
E’ l’Osservatorio sui diritti dei minori a lanciare l’allarme e, contestualmente, ad avvisare del grave pericolo che si corre. Molte di queste immagini fungono solo come miele per gli orsi, in questo caso i pedofili o, più semplicemente, i malintenzionati di ogni genere. La sicurezza dei figli, in questo caso, è decisamente compromessa e si espone gli stessi a rischi davvero elevati in una società dove sono in costante aumento i reati a sfondo sessuale.
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Foto minori sui social: il lavoro della polizia postale
E’ la polizia postale, in questo senso, a sventare pericoli ben più gravi attraverso la rete. La pedopornografia è un reato in crescita in Italia e sono tanti gli “orchi” interessati a questo genere. E’ qui che entrano in gioco le forze dell’ordine, pronte a sventare ogni tipo di minaccia cybernetica. Non molto tempo fa, un’operazione delle fiamme Oro smantellò una catena di contatti in tutta Italia; gli utenti, attraverso canali Telegram ribattezzati Bibbia 3.0 e seguenti, si scambiavano foto di ragazzini, di bambini ed adolescenti nudi ed intenti in atti più o meno espliciti. L’archivio era addirittura dotato di indice e catalogo e le foto spesso erano sottratte proprio dai profili social delle vittime oppure diffuse da utenti che avevano ricevuto immagini di nudo dalle povere vittime.