E’ morto a Roma il giornalista Massimo Signoretti, una carriera a Radio Rai, grande appassionato di automobili: aveva 87 anni
Si è spento all’età di 87 anni dopo una vita in Rai. E’ morto Massimo Signoretti, storico giornalista radiofonico dell’azienda di viale Mazzini. Il decesso è avvenuto ieri sera a Roma, mentre domani – martedì 21 luglio – si terranno le esequie nella parrocchia di Santa Maria Stella Matutina, sempre nella Capitale.
Storica voce di Radio Rai, Signoretti era nato a Roma il 23 settembre 1932, sposato con Anna Magnoni (morta nel 2016), aveva tre figli. A ventisei anni diventa giornalista professionista, iniziando con il Giornale d’Italia. Negli anni ’70 approda alla Rai ed è proprio in radio che spende la maggior parte degli anni della sua carriera, diventando una delle voci più popolare del radiogiornale di Radio 2.
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Non c’è solo il Gr2 del mattino nella carriera di Massimo Signoretti. Grande appassionato di automobili, ha fatto della sua passione anche un aspetto del suo mestiere curando diverse rubriche, sempre in Rai, e ricoprendo anche il ruolo di direttore di Strade e Motori. Giornalismo anche come impegno per i colleghi. Signoretti, infatti, si è sempre impegnato in prima linea: per qualche anno è stato vicepresidente dell’INPGI, istituto previdenziale di categoria.
Inoltre ha ricoperto anche l’incarico di segretario dell’Ordine dei giornalisti di Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise. La sua passione per il giornalismo è stata trasmessa anche al figlio Fabio Massimo, attuale coordinatore di Affari e Finanza di Repubblica. Se ne va quindi un’altra voce storica della Rai, il cui suono ha tenuto a lungo compagnia gli italiani nei decenni passati.
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