In India la situazione dell’epidemia di coronavirus continua a peggiorare. Nelle ultime 24 ore record di contagi.
L’epidemia di coronavirus non accenna a fermarsi. Mentre in Europa la situazione va verso un generale miglioramento, nel resto del mondo sembra che non si riesca ad arginare il virus. In India l’andamento dei contagi è sempre peggiore, tanto da segnare un record in negativo. Nelle ultime 24 ore infatti i nuovi casi confermati sono stati 40.000, l’aumento più alto nel paese dall’inizio della pandemia. Il totale dei contagiati arriva così a superare 1.200.000 persone, mentre i decessi sono 27.497 di cui 681 nelle scorse 24 ore. Il governo di Nuova Delhi, guidato da Narendra Modi, ha posticipato alcune delle riaperture come quella del Taj Mahal e ha dichiarato che non riapriranno i voli internazionali. Nel frattempo il governo sta studiando delle riforme economiche per aiutare la popolazione e l’economia a riprendersi dagli effetti della pandemia.
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India, non basta il coronavirus: inondazioni nel nord del paese
Come se non bastasse la crisi sanitaria legata al coronavirus l’India si trova ad affrontare un altro grave problema. Si avvicina infatti la stagione dei monsoni, le piogge torrenziali che ogni anno colpiscono la zona. Nei giorni scorsi le forti piogge hanno colpito soprattutto lo stato nord-orientale di Assam, dove in 28 province su 33 si sono registrate alluvioni e frane. Al momento le vittime in India ammontano a 189, mentre in Nepal sono 110 le persone rimaste uccise. Più di 50.000 persone sono state evacuate dai villaggi sommersi dalle inondazioni. Il governo ha predisposto dei campi d’emergenza per alloggiare le persone rimaste senza casa. Si teme che la situazione possa peggiorare a causa del livello del fiume Brahmaputra, che sta raggiungendo i livelli d’allarme.
#Coronavirus superati in Usa i 140 mila morti #ANSA https://t.co/i0P5Qi8wp9
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) July 19, 2020