Laura Castelli, viceministro all’Economia in quota 5 Stelle, non smette di regalare titoli ai giornali. L’ennesima gaffe riguarda i ristoranti ma in passato ne ha dette di peggio
Laura Castelli ci è ricascata. Il viceministro all’Economia, in quota 5 Stelle, ieri sera a Tg2 post ha di fatto invitato i ristoratori a cambiare mestiere. Apriti cielo! Si è scatenato un putiferio di dimensioni gigantesche, che ha provocato sdegno nella categoria fino alla reazione piuttosto piccata anche di chef decisamente famosi.
La Castelli però non è decisamente nuova ad uscite decisamente “discutibili”, fin quasi alla censura, come quando definì i giornalisti “cancro da estirpare”. Non proprio il massimo della vita per una politica. Viceministro all’Economia, laurea triennale in economia aziendale ed uso abusivo della professione, addirittura rea confessa. Lei infatti, davanti ad una platea di commercialisti, ammise di non essere mai stata una commercialista ma di aver ugualmente esercitato la professione in un suo studio dove si occupava anche di paghe.
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Laura Castelli è ormai famosa per le sue gaffe. Provò anche a parlare di economia con Pier Carlo Padoan ma scivolò sullo spread, a suo dire non condizionante i tassi di mutui. Di certo non una gran notizia considerato come oggi ricopra la poltrona di viceministro dell’Economia. Ma anche sugli scioperi ha dimostrato di non essere ferrata. La Castelli era convinta come lo sciopero non fosse volontario ma pagato con i soldi pubblici; non proprio così, considerato come al lavoratore la giornata di sciopero gli venga detratta. Massima riservatezza, invece, sul voto. Quando le fu chiesto una sua preferenza sul possibile referendum di uscita dall’Euro, Laura Castelli dichiarò come il voto fosse segreto.
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