È morto il musicista con linfoma di Hodgkin e Covid: la famiglia denuncia

È morto Alberto, il musicista napoletano la cui storia aveva fatto indignare in molti: 50 giorni per una biopsia e aveva contratto anche il Coronavirus

È morto Alberto, il musicista jazz napoletano la cui storia, raccontata da Fanpage, aveva fatto indignare in molti lo scorso anno. Affetto dal linfoma di Hodgkin, un cancro molto aggressivo che colpisce il sistema linfatico. Ma oltre alla malattia la famiglia di Alberto ha dovuto affrontare altre avversità. Nonostante il ricovero in due ospedali napoletani, il Cardarelli e l’Ospedale del Mare, ci sono voluti cinquanta giorni per poter fare una biopsia. E a tutto ciò si è aggiunto anche il Covid-19, contratto a maggio.

Il calvario era cominciato l’anno scorso, nell’estate 2019 quando era a Lecce e fu ricoverato per una improvvisa lesione celebrale.

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Cinquanta giorni per una biopsia, la famiglia presenta esposti alla Procura

Morto
Procura di Napoli (foto Facebook)

Dall’ospedale “Vito Fazzi”di Lecce gli diagnosticano il linfoma di Hodgkin e il musicista successivamente viene trasferito al Cardarelli di Napoli. Dovrebbero fargli l’esame della biopsia ma nel frattempo è arrivato il Covid-19 e nell’ospedale napoletano ci sono dei casi. Così il reparto dove si trova Alberto viene chiuso. Uno dei casi riguarda un compagno di stanza e così scopre a maggio che  è stato contagiato.

Ma ciò che di più fa indignare la famiglia di Alberto è che impiegano cinquanta giorni per fare una biopsia. Nel frattempo si è ammalato di Coronavirus ed è stato poi trasferito all’Ospedale del Mare, sempre a Napoli. Durante il ricovero cade anche, restando paralizzato nella parte destra del corpo.

Oggi, purtroppo, è giunta la notizia più triste ma la famiglia non si dà per vinta e ha presentato due esposti presso la Procura di Napoli per far luce su quali siano state le negligenze.

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