Vaccino Coronavirus: il virologo statunitense Anthony Fauci si sbilancia e traccia una prima possibile data. Molti media italiani però fraintendono le sue parole.
Non sarà protettivo al 100% come qualsiasi altro, ma il vaccino contro il Coronavirus può risolvere gran parte dell’emergenza mondiale nel quale milioni di abitanti sono sprofondati negli ultimi mesi. Da marzo in poi, prima in Europa e dopo in America, il Covid ha mietuto centinaia di migliaia di vittime, superando solamente il mese scorso i 500 mila morti. Da inizio pandemia ci si chiede quando sarà pronto il vaccino e, sentendo numerosi esperti, non c’è “accordo” su una data precisa. C’è chi dice che sarà pronto a fine anno, chi a inizio 2021 chi, poi, sostiene che la cura ci sarà solamente a 2021 inoltrato. Ha provato a fare chiarezza il virologo statunitense Anthony Fauci, ma varie testate italiane hanno travisato le sue dichiarazioni.
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Vaccino Coronavirus: no garanzia di immunità
In un recente intervento Anthony Fauci ha dichiarato che il vaccino potrebbe anche essere pronto entro fine anno o, al massimo, per l’inizio del 2021. Il medico ha sostenuto tuttavia che quello contro il Covid, così come tutti gli altri, non sarà un vaccino sinonimo di immunità assoluta. “Ci proteggerà al 70/75%” ha ammesso il virologo statunitense.
Alcune testate italiane però hanno travisato le parole di Fauci, che ha anche aggiunto che (grazie all’immunità di gregge che dovrà svilupparsi) entro un anno o un anno e mezzo non dovremmo più preoccuparci del Covid. Proprio questo passaggio è stato mal interpretato da varie traduzioni, con molteplici media che hanno attribuito al virologo affermazioni che parlavano di un vaccino pronto tra 12-18 mesi. Una precisazione doverosa per fare chiarezza sulle parole mal interpretate del virologo statunitense.
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