La redazione dei giornalisti del New York Times ad Hong Kong lascia il territorio: spostati tutti quanti a Seul. La tensione rimane alta.
Nell’ultimo mese, poi nelle ultime settimane, infine negli ultimi giorni. L’entrata in vigore della nuova legge sulla sicurezza nazionale, imposta dalla Cina sul territorio di Hong Kong, continua a far parlar di sé. Non sono per niente parole di pace, anzi, nel mezzo, sembrano esserci “sentimenti di guerra”, con interi compartimenti che lasciano il territorio dell’ex colonia britannica per paura di incombere in qualche lunga carcerazione, dovuta ad una legge, ad oggi, ancora poco chiara. È di poche ore fa un altro annuncio: i giornalisti della redazione del New York Times, ad Hong Kong, preparano le valigie e si spostano, in massa, nella capitale della Corea del Sud: Seul. Troppi i rischi a cui andavano incontro, con una situazione ad alta tensione, in peggioramento minuto dopo minuto.
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Hong Kong non vedrà più “la penna” del New York Times
Scrivere di una vicenda di questo calibro non è affatto semplice. Si parla di colleghi, di ragazzi e ragazze che svolgono, quotidianamente, il lavoro di giornalisti. Da un momento all’altro è stato loro comunicato un brusco spostamento. Come poc’anzi detto, parliamo dei corrispondenti del New York Times ad Hong Kong. Un’intera redazione ha fatto le valigie e ha lasciato, per sempre, il territorio dell’ex colonia britannica. Troppe ombre e luci oscure, correlate all’entrata in vigore della nuova legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina. Una legge che si presume andrà a colpire, prima di tutto, la libertà di parola e, quindi, anche quella d’informare. Probabilmente colpendo anche con l’incarcerazione dei vari reporter,che svolgono il lavoro direttamente sul campo, con immagini e video da dover divulgare. Il Nyt, sull’edizione online, riporta che: “La nuova legge ha turbato le testate giornalistiche ed ha creato incertezza sulle prospettive della città come hub (concentratore) del giornalismo”. Questa nuova posizione di “Pechino” sta creando molti scompensi e squilibri sul piano internazionale. La tensione rimane alta e non sembra poter scendere.
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The New York Times will relocate its Hong Kong-based digital news operation to Seoul, South Korea. A sweeping national security law passed by China in June has created uncertainty about Hong Kong’s prospects as a hub for journalism in Asia. https://t.co/pnuz41ULq6
— The New York Times (@nytimes) July 15, 2020