Centinaia di account bloccati da Whatsapp: gli utenti si interrogano su quel che sta succedendo sulla nota applicazione
Negli ultimi mesi a molti utenti di Whatsapp è capitato di trovarsi di fronte ad una schermata che recita: “Il tuo numero di telefono è sospeso dall’uso di WhatsApp. Contatta l’assistenza”. Il perché di questa schermata è semplice: l’applicazione ha rilevato una violazione dei suoi Termini d’uso. La causa più frequente è l’installazione di applicazioni fake, sviluppate da società che non dipendono da Whatsapp che ora è proprietà di Facebook Inc. Queste applicazioni, che spesso offrono funzionalità extra non disponibili altrimenti, sono infatti vietate dal contratto che ogni utente accetta quando scarica l’app. La punizione per questa violazione è proprio la disattivazione del proprio account, che spesso rende impossibile usare di nuovo lo stesso numero di telefono sulla popolare app di messaggistica. L’unica strada che si può tentare in caso di blocco è quella di contattare l’assistenza clienti di Whatsapp, che sbloccherà il vostro account solo in caso di errore. Se l’utente ha violato i Termini d’uso l’unica soluzione, purtroppo, è cambiare numero su Whatsapp.
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Whatsapp e gli account bloccati: come funzionano le app sviluppate da terzi?
Whatsapp ha deciso di bloccare gli account degli utenti che utilizzano app sviluppate da terzi. Questi software, come Whatsapp Plus e Whatsapp GB, vengono installate soprattutto dai giovanissimi perché offrono funzionalità non disponibili sull’app originale. Una di queste funzioni è quella di modificare i messaggi anche dopo l’invio, funzione già disponibile sulla rivale Telegram. Un’altra funzione molto richiesta è la possibilità di usare lo stesso account su più dispositivi diversi. Questa funzione è già in fase di sviluppo da parte di Whatsapp, ma al momento non è disponibile se non installando software “illeciti”. Oltre al rischio di perdere il proprio account di Whatsapp c’è un altro pericolo potenziale da non sottovalutare quando si scaricano software di terzi. Si perde infatti la sicurezza che le nostre chat siano protette dalla crittografia end-to-end di Whatsapp, esponendo l’utente a potenziali furti di dati personali.
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The Head of WhatsApp, @wcathcart, spoke with @TEDchris to explain that as our world becomes more digital, we must match the security and privacy of an in-person conversation. End-to-end encryption does this and that’s why we use it. https://t.co/gIWhETGQqw
— WhatsApp Inc. (@WhatsApp) July 7, 2020