Peste in Mongolia: muore un ragazzo di quindici anni e molte altre persone vanno in isolamento. Avrebbe mangiato carne di marmotta
Peste in Mongolia. Come nel medioevo, uno spettro si aggira nel mondo mentre questo è impegnato a uscire dalla pandemia creata dal CoVid-19.
Nel paese asiatico confinante con la Cina, un ragazzo di quindici anni è morto e si sospetta che la causa sia peste bubbonica, contratta dopo aver mangiato carne di marmotta in compagnia di due amici ora in isolamento. Dopo aver consumato la carne di questo animale, il giovane avrebbe avuto la febbre altissima per poi morire dopo tre giorni nella provincia di Govi-Altai
Della febbre alta e della porta ne ha dato notizia l’agenzia cinese Xinhua che ha citato il Centro Nazionale delle Malattie Zoonotiche (NCZD).
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Dopo la morte di un quindicenne in Mongolia nella provincia di Govi-Altai, aumenta la paura per la pesta bubbonica in Mongolia, malattia batterica i cui portatori sono soprattutto i roditori come la marmotta, animale probabilmente mangiato dal ragazzo, e in particolare le loro pulci.
L’ultima grande epidemia di questo morbo ci fu nell’Europa del 1630 ma anche l’anno scorso sempre in Mongolia, al confine con la Russia, si verificò un caso che portò alla chiusura di un valico della frontiera tra i due paesi.
Dopo l’episodio del ragazzo deceduto sono state poste in isolamento decine di persone che con lui hanno avuto contatti negli ultimi giorni.
Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità non c’è ancora un grande pericolo ma la situazione è tenuta sotto osservazione. Intanto in Russia, nella zona confinante con la Mongolia, le autorità hanno chiesto di sospendere la caccia alle marmotte.
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