Si riaccendono i riflettore sul caso Espstein: la complice del finanziere, Ghislaine Maxwell, richiede la propria scarcerazione: ecco la cifra.
Nuove e scottanti novità sul caso di Jeffrey Edward Epstein, criminale statunitense, arrestato per abusi sessuali e poi morto in carcere. Oggi. al centro della scena, ricompare un’altra figura: quella di Ghislaine Maxwell, la complice del finanziere sopra citato, coinvolto, tra le altre cose, in un traffico internazionale di minorenni. La “causa” in questione sarebbe la richiesta di scarcerazione della donna per una cospicua somma di denaro. I procuratori di New York, che seguono e tengono il caso in pugno, hanno chiesto al giudice di respingere, categoricamente, tale richieste. Richieste prive di ogni senso, per un caso così grande, che ha acceso dei riflettori tremendi sull’argomento degli abusi sessuali e sulla tratta di minorenni a livello internazionale.
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La richiesta di scarcerazione cammina di pari passo con una cifra ben precisa: 5 milioni di dollari. È questa la somma di denaro “messa sul piatto” dalla complice del criminale statunitense. Una somma di denaro che vale il prezzo della libertà. Secondo lei. Ma non secondo i procuratori di New York, che la vogliono in carcere a tutti i costi. Nella carte esposte da quest’ultimi, infatti, si capiscono bene i motivi di tanta preoccupazione per un’eventuale scarcerazione: la fuga della donna chissà in quale posto lontano dalle “manette”. Come accadde il giorno dell’arresto, quando i federali dell’FBI bussarono alla sua porta. La Maxwell tentò di nascondersi in un locale del bosco di New Hampshire e venne catturata proprio in quel luogo. Insomma, non proprio una figura di cui fidarsi e, soprattutto, da tenere sotto controllo nelle dovute “sedi”.
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